monastero santa caterinaRiprendiamo il nostro vagabondaggio per le terre egiziane. Abbiamo già visto alcuni dei siti Unesco del paese, quelli, in particolare, legati all’antichità faraonica, come le grandi necropoli, le piramidi e i templi dedicati agli antichi dei: gli anubi dalla faccia di sciacallo, gli osiride avvolti dalle bende…
L’Egitto però non si limita a incredibili siti archeologici ed infatti sono protette altre quattro località.
Le prime due sono monasteri cristiani: Santa Caterina e Abu Mena. Abu Mena, meno conosciuto è un insieme di rovine sulla strada per Alessandria, la metropoli mediterranea del paese. Queste rovine, non lontane dal suggestivo Wadi Natrum, hanno dato agli studiosi numerosissime informazioni sull’Egitto di età romana e alto medievale, prima dell’arrivo delle armate islamiche.
Il secondo monastero è invece abitato ancora oggi e si trova nella penisola del Sinai. Fondato nel trecento dopo Cristo dalla madre dell’imperatore Costantino, Elena, grande cercatrice di reliquie (ogni tanto esagerava: nell’Europa medievale c’erano almeno tre mani di san Tommaso e un centinaio di denti di san Pietro…). Nel Monastero di Santa Caterina , proprio accanto alla ricca chiesa di stile bizantino, si trova niente di meno che il roveto ardente di Mosè!
Per fortuna (visto che la caserma dei pompieri più vicini si trova a 300 chilometri…) non arde più da molto, anzi sembra abbastanza verde e poco mistico, ma questo non spaventa frotte di pellegrini aggrappati ai rami che trascurano invece il resto del fantastico monastero bizantino incastonato nelle splendide montagne.

al AzharPartiamo ora dal Sinai per raggiungere la capitale del paese, il Cairo. La più grande metropoli d’Africa, un agglomerato urbano da circa venti milioni di abitanti, conserva nel suo centro un infinita serie di monumenti costruiti nel corso dei millenni paragonabili forse solo a Roma. Da Khan al Kalili, il più famoso bazar medievale, si snodano le strade che portavano alle antiche porte della città. E su queste strade si trovano i palazzi, le madrase e le mosche costruite dai sultani.

Dalla sommità della Cittadella, costruita dal Saladino si ammira la foresta di minareti, di mille fogge differenti. Dal minareto a spirale di Ibn Tulun ai minareti doppi di Bab Zuwaila dove venivano impiccati i criminali.

cairo islamico

La visita di questo enorme (e un po’ caotico) centro storico può essere completa dalla visita delle città dei morti: si tratta di tre enormi cimiteri medievali disseminati di alte cupole e minareti. Sebbene vennero costruiti fuori dalle mura antiche si trovano oggi al centro della città e nel corso degli ultimi due secoli numerosissime famiglie hanno scelto proprio i vicoli tra le tombe per vivere, costituendo così un mescolanza strana (e un po’ inquietante alle volte).

Lasciamo ora il Cairo e i suoi monumenti per raggiunere l’ultimo sito protetto del paese.Si tratta del Wadi al Hitan: la “Valle delle Balene”. Nella valle fa sempre caldo, tutto l’anno, e le sabbie del Sahara sono tutt’intorno a noi: in quest’ambiente così arido si trovano incredibilmente scheletri di balena e mangrovie fossilizzate. Milioni di anni fa queste terre erano coperte della acque oceaniche ed oggi possiamo ancora trovarne i resti in questo paesaggio lunare ai limiti del grande deserto.

wadi al hitanAbbiamo terminato con la nostra breve ricognizione sui siti Unesco della terra del Nilo e ci prepariamo a saltare dall’altro lato del Mediterraneo: destinazione penisola Iberica.